Ginevra:ONU

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giovedì 10 febbraio 2011

Qualcuno in Africa si trasferisce

Mentre i nostri politici trombati dichiarano che vogliano andare in Africa a dare il loro contributo e poi non ci vanno mai (con grande sollievo degli Africani che temono che questi gli rubino quel pò che hanno) qualcuno in Africa ci va davvero.Leggo su Corriere.it la storia di tre tipi diversi che si sono trasferiti nel continente nero e lì vivono ed operano.Il primo in Uganda dal 2002 ha installato un piccola fabbrica di lavorazione dell'alluminio (Italluminium)e dice che le cose vanno bene e che la gente ha voglia di lavorare. Il secondo,un ex-truffatore, in Kenia ha aperto un ristorante italiano edè soddisfatto dell'andamento degli affari e per redimersi dal passato finanzia un orfanotrofio della zona. Un terzo si è trasferito in Uganda dal 2000 con moglie e 5 figli e lavora con una Ong di cooperazione per installare pozzi d'acqua, ospedali, costruzioni varie.Tutte belle storie che stridono con le bruttezze all'ordine del giorno.Gente ammirevole,ma non sempre sono chiare le motivazioni : sfuggire a qualcosa o a qualcuno?, spirito d'avventura?, stanchi della monotoia della vita?,desiderio di far del bene?. Forse un insieme di cose. La psiche umana è una cosa difficile da comprendere. Però è positivo che qualcuno ci vada e non solo a parole e probabilmente sono più positivi di certe organizzazioni internazionali che si limitano a mandare aiuti economici ,cibi (magari scaduti), vestiti ,ma senza un' azione efficace che possa dare una speranza concreta per il futuro di quella gente.
Tuttavia devo anche riportare un commento di un lettore all'articolo che fa notare che il sito web di quell'azienda Italluminium è chiuso per mancanza di fondi e,quindi,  la positività che traspare dall'articolo stesso vacilla.
Spero che non sia così e che questo tipo di iniziative possano avere successo per il bene di quella gente che ne ha tanto bisogno.
Ciao a tutti alla prossima e come sempre...forza Milan!!!      

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