Non voglio offendere la memoria di Martin Luther King che disse quella frase per più nobili scopi. Ma anch'io ho un piccolo dream:banale,frivolo, puerile, impossibile da realizzare. In sostanza sogno di avere per un giorno almeno quarant'anni meno e poter giocare una partita a calcio: 11 contro 11. In un campo bello come quelli d'oggi,lisci come un biliardo, anche sintetico se volete, con i palloni attuali leggeri e colorati, magliette di materiali antitermici,antisudore,antitutto e le scarpe che sembrano pantofole. E correre per 90 minuti,perchè non sarò stato un Rivera,ma avevo fiato da vendere. Non posso fare a meno di pensare ai campi in cui sgambettavo da ragazzino: senza ombra d'erba,magari sassosi, polverosi o inzuppati d'acqua a seconda della stagione e se cadevi erano sbucciature serie.Giocavamo in un campetto di periferia (vivevo a Bari allora) che chiamavamo "campo dei fagioli" (tradotto):tutto un programma. Il pallone era pesantissimo(il numero 3 più piccolo e il numero 5 regolamentare) ,color marrone sbiadito e sbucciato dai calci e con la cucitura che rimaneva stampata sulla fronte per giorni se colpivi di testa ,ma portata con orgoglio, perchè colpire di testa un pallone del genere era considerato un atto di coraggio. Non parliamo delle scarpe da calcio: serviva uno sforzo notevole solo per alzare la gamba .Basta così con i ricordi. Lasciatemi sognare come un bambino. Se no ne parliamo nella prossima vita.
Ciao a tutti alla prossima e come sempre...forza Milan!!!
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